In quest'occasione dedicata al ricordo vivo di una tragedia, la "Giornata della Memoria 2018", abbiamo deciso di regalarvi uno stralcio, le ultime ore di vita di Soutine, ebreo-russo fuggito prima in Francia, quando lo shtetl in cui viveva venne dato alle fiamme da orde di antisemiti russi, poi nei boschi, quando i nazisti raggiunsero Parigi. Queste pagine sono estratte da "Coloreria Schamash", libro che affronta in maniera storicamente fedele le meraviglie dell'arte e la tragedia di uno sterminio, in particolare nell'area parigina. Buona lettura.
Roma nel 1606 era un laboratorio di sperimentazione artistica, una terra fertile per pittori, architetti, scultori e quant’altro. Per i...