Ho visto e ascoltato “qualcosa” che non assomiglia a nient’altro al mondo ma, attraverso questo “qualcosa”, attraverso questo incontro durato dieci minuti, attraverso la sua vedova ho sentito Dostoevskij: cento libri su di lui non mi avrebbero dato tanto, quanto questo incontro. Ho avvertito attorno a me il suo respiro, il respiro di Dostoevskij.
L’attore Leonidov sull’incontro con Anna Grigor’evna, moglie di Dostoevskij dal 1867 al 1881.
Dopo la morte di Dostoevskij, Anna giura a se stessa di consacrare il resto della vita ai figli, alla diffusione delle idee del marito e alla celebrazione della sua memoria. Fa molto di più: mantiene vivo il respiro di Dostoevskij.