Come asserì Balla all’inizio dell’avventura futurista «data l’esistenza della fotografia e della cinematografia, la riproduzione pittorica del vero non interessa né può interessare più nessuno.» Vero, tant’è che l’avvento del nuovo strumento cambiò il mondo dell’arte radicalmente, tanto da sconvolgerne i suoi canoni. Ma come si raggiunse la consapevolezza che questo nuovo mezzo potesse essere qualcosa di più di una semplice trasposizione della realtà? Ovviamente questo passaggio è meno immediato e soprattutto troppo lungo per essere sviscerato in un solo articolo, ma quello che vorremmo fare è raccontarvi chi ha lottato perché questo accadesse, chi ha notato che grazie alla macchina fotografica qualcosa di diverso poteva essere impresso oltre ad una semplice immagine. È dunque con una frase di Henri Cartier-Bresson che vi invitiamo a scoprire insieme a noi alcuni dei maestri che hanno contribuito perchè questo accadesse: «le fotografie possono raggiungere l’eternità attraverso il momento.»
Henri Cartier-Bresson nasce in Francia, vicino Parigi, nel 1908, agli albori del nuovo secolo. Fin da giovane dimostra una spiccata sensibilità artistica che sfoga nella pittura, indirizzato dallo zio che lo faceva per mestiere. Quando inizia gli studi viene fortemente influenzato dalle correnti che circolavano nella Parigi degli anni venti e trenta, in particolare dal Surrealismo. Durante le sue esperienze giovanili si trova a lavorare anche come regista a seguito di Jean Renoir, figlio di Pierre-Auguste Renoir il pittore impressionista.
Nel 1947 fonda insieme a Capa, Seymour, Rodger e Vandivert, l’agenzia Magnum che gli permetterà di girare il mondo facendo servizi fotografici che lo renderanno famoso. Nello stesso anno avvenne un fatto singolare: venne allestita una mostra postuma al Moma di New York perché credevano che Bresson fosse morto in guerra. Nel 1966 dopo anni di successi e capolavori, decide di abbandonare l’agenzia da lui stesso fondata per ritornare alle passioni primordiali per la pittura e il disegno.
Successivamente gli vengono intitolati numerosi premi e riceve molti riconoscimenti. Vive fino all’età di 95 anni, quando si spegne nel 2004 nella sua abitazione francese dopo una lunga vita d’assalto.