Cercatori di luoghi scoperti – Roma e Palermo

Se avete aperto l’articolo sperando di trovare una bella classifica dei “luoghi segreti” delle città italiane, le “perle nascoste” o cose simili, allora cambiate sito, non è qui che la troverete.
Se invece come me siete curiosi e vi piace rimanere sugli autobus per vedere dove portano, allora questo è il sito giusto e questo è l’articolo che fa per voi.

Parto dall’assunto speranzoso che mi porta a credere che sotto Natale in molti riusciranno a mettere il sedere su un qualche sedile, treno, macchina o aereo che sia, anche per pochi giorni, per giungere in una delle città d’arte italiane, di quelle che non ci si stanca mai di visitare.

Detto ciò, quelli che abbiamo selezionato qui sotto sono dei luoghi , spesso visitati meno di quello meriterebbero (in base ai dati del Mibact), ma non per questo sconosciuti o anonimi. A volte inconsueti, a volte da riscoprire o semplicemente che ci piace promuovere perché per noi meritano attenzione. Vedetela come una “garanzia di qualità” che noi apponiamo sopra questi monumenti, edifici o quello che sono, o dei consigli di viaggio se preferite.

Roma

Scegliere tra le bellezze di Roma è un po’ come cercare una pizza a Napoli, tanto facile da scatenare un pruriginoso dubbio: avrò scelto il luogo giusto?
Roma è una città a cipolla, non solo perché piena di nonne che temono che prenda freddo, ma soprattutto perché è un agglomerato di strati che si stringono affettuosi come un lenzuolo e un piumone.
Non potevamo scegliere i luoghi più blasonati e conosciuti, lo abbiamo detto in partenza di rubrica, dunque abbiamo deciso di buttarci su S.Ivo alla Sapienza, un vero e proprio luogo del cuore per noi che, oltre ad aver affrontato spesso il genio borrominiano, siamo legati alla città ed al monumento in maniera intima e partigiana.
Dalla prospettiva d’ingresso al cortile, alla vista interna alla chiesa, tutto parla d’infinito. La leggerezza della cupola la fa sembrare un “cuscino” tanto è la sua forza effimera.
Senza dubbio uno dei capolavori dell’architetto morto suicida nel 1667, simbolo di quella Roma barocca che ha imparato a succhiare il talento artistico dell’epoca intorno alle laide membra papali.

Menzione speciale: Il Giardino degli Aranci (Parco Savello) occupa la menzione speciale non solo per la spettacolare vista sull’Urbe che si gode dall’Aventino, ma soprattutto per il rinascimentale equilibrio che si respira (anche se in realtà il parco è stato inaugurato nel 1932), vuoi dalla prospettiva cinematografica sul cupolone. Consigliata la visita di notte, particolarmente suggestivo.

Palermo

Se vi dicessi Palermo? Spesso la prima cosa che salta in testa è il multiculturalismo della città: etnie, classi, colori si mescolano tra le strade e nei mercati palermitani in una soluzione di continuità che pare fluida. Per questo e altri mille motivi abbiamo scelto la Zisa, palazzo normanno, spagnolo, arabo, simbolo di una commistione di spezie e odori, generato da tutti gli elementi della natura.
Tra le cose più interessanti della Zisa (dall’arabo “al-ʿAzīza” che dovrebbe voler dire “la splendida”) vi è la sorprendente accortezza agli aspetti bioclimatici, vera e propria avanguardia delle tecniche moderne, come l’utilizzo dei camini di ventilazione ed alcune apposite vasche d’acqua oltre che vasti spazi verdi e ad alberature.
Tra i vari reperti del museo poi, ve ne è uno che in particolar modo racchiude l’animo palermitano: una lapide di epoca normanna con incisa una breve bio funeraria scritta in quattro differenti lingue (ebraico, latino, greco ed arabo), risalente al XII secolo, a testimonianza ancora una volta dello spirito meticcio del luogo.

Menzione speciale: San Giovanni degli Eremiti è sicurmente un luogo già famoso, patrimonio Unesco, ma poco visitato. Merita di più, quelle cupole emisferiche colorate portano con se un fascino unico, il tempio per eccellenza.

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