Racconti: Lampi di cielo australe, parte 3.

Come nelle antiche riviste letterarie, beni culturali oramai scomparsi , proponiamo racconti originali a puntate. Un piacere per noi condividere le nostre fatiche letterarie e speriamo per voi partecipare alle varie parti di questi racconti brevi.

Lampi di cielo australe, parte 3.

Shackleton si diresse a sinistra verso l’Endurance, raccolse un piccolo asse di legno e fracassò su un cumolo di neve pietrificata. Arrancò per un centinaio di metri e si sedette su una cassa che cigolava sotto il suo peso. Un lungo crepaccio che si allargava fino a tre metri partiva dal suo stivale sinistro, Shackleton si rintanò dentro il pastrano per accendere la pipa. Fumò per circa venti minuti poi gettò la pipa dentro il crepaccio assieme al sacchetto di tabacco. Gli uomini lo attendevano al campo mentre governavano l’ultimo fuoco di fronte l’Endurance, Worsley accanto a Wild stava parlando agli uomini con gran voce:
– Al massimo un chilo a testa, è ovvio che tutto il resto resterà qui. Il signor Hurley porterà una sola cassetta di lastre fotografiche. – poi Worsley si girò in direzione del comandante che avanzava con Spitfire al fianco.
– Grazie signor capitano, è sempre così ligio al dovere, sembra un pope! – ed entrando nel semicerchio degli uomini aggiunse:
– Come ha appena detto Worsley non possiamo portare più di un chilo a testa, all’interno di questo peso specifico sono compresi gli strumenti per la barba e i diari, non scordate i diari mi raccomando, sono l’unica testimonianza di questa disgrazia. – Shackleton si abbassò poi verso Spitfire afferrandogli il collare.
– Le scorte dei viveri sono praticamente terminate, oltre al grasso di foca dovremo adattarci a mangiare tutto ciò che è disponibile, e purtroppo i cani sono la prima risorsa disponibile, chiaramente non possono venire con noi e sarebbe vergognoso lasciarli qui a morire di fame e lo stesso vale per Mrs. Chippy e i cuccioli, siete tutti sotto la mia responsabilità, e vi costringerò a fare tutto ciò che è necessario per sopravvivere. –
Gli uomini lo fissavano attoniti, con gli occhi spalancati. Shackleton strattonò Spitfire per il collare, trasse la pistola dal giaccone e gli sparò in testa. Il colpo risuonò in tutto l’Antartide, Spitfire schiantò a terra in un solo guaito. Shackleton non riuscì a riprendere il discorso per quasi un minuto mentre l’equipaggio lo guardava immobile.
– Re Giorgio IV mi consegnò personalmente questa bandiera, con la precisa indicazione di riportarla in Inghilterra, ed insieme alla bandiera questa bibbia di cui conserverò solo tre pagine. – Shackleton avanzò tra i suoi uomini scavalcando il cadavere di Spitfire. – Ora voglio leggervi queste tre pagine che riporteremo con noi a casa.-

Rogaia Raffaele

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